GIACOMO BARONCHELLI

Batteria

Giacomo riceve all’età di 6 anni la sua prima batteria giocattolo. Da lì a poco comincia a studiare presso l’Accademia “Palazzo Frera” di Castenedolo, con il maestro Luca Cominardi. 

Per via della formazione “classica” del maestro il primo approccio di Giacomo sullo strumento è prettamente tecnico e teorico al fine di gettare delle buone basi su cui costruirsi poi in futuro. 

All’età di 8 anni entra a far parte della banda di Ghedi, dove inizia a fare esperienza insieme ad altri musicisti.

A 10 anni intraprende un nuovo percorso di studi con il maestro Michele Carletti, il quale, avendo un approccio alla batteria molto più musicale e personale, permette all’allievo di lavorare su nuovi aspetti quali l’indipendenza, la coordinazione e lo sviluppo di un senso ritmico attento alla musica e al suono, aspetti di fondamentale importanza per un batterista. 

Dopo diversi anni di studi con Michele, Giacomo viene a contatto, attraverso il maestro, con il mondo del jazz, il quale da subito lo colpisce e affascina; da quel momento il suo percorso andrà nella direzione del mondo dell’improvvisazione.

Dal 2017 inizia a frequentare annualmente il seminario Isola Jazz dove ha l’opportunità di conoscere e suonare con grandi jazzisti come Byron Landham, Jerry Weldon, Massimo Faraò e Aldo Zunino.

Nel 2019 partecipa alla masterclass del grande Jimmy Cobb, un gigante della batteria jazz.

Sempre nello stesso anno prende parte al seminario sardo Nuoro Jazz, durante il quale studia sullo strumento con Stefano Bagnoli, affiancato da musicisti italiani di spessore come Paolino Dalla Porta, Fulvio Sigurtà, Dado Moroni.

All’interno del seminario segue le masterclass tenute dal trombettista Tom Harrel e dal suo quartetto.

Nel frattempo comincia a studiare in Conservatorio, frequentando lezioni di rullante classico con il M° Tini e suonando nelle classi di musica d’insieme con i maestri Giovanni Falzone e Stefano D’anna. 

Oggi, Giacomo ha all’attivo diversi gruppi, tra i quali un trio con il pianista Giovanni Venturini e il bassista Giovanni Sorlini.